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L' Orologio della Passione

 

 

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Contemporaneamente alle sublimi Rivelazioni sulle Virtù in genere, e sulla Divina Volontà in specie, quest'anima da più anni, la notte, entrava nella contemplazione dei Patimenti di Nostro Signore Gesù Cristo, aggiungendovisi le notizie distinte di molte scene della Passione.

Il sistema era quello di percorrere le 24 ore dell'Adorabile Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, che cominciano con la Cena Legale, e terminano con la Morte di Croce.

Queste visioni erano qualche volta intermezzate da apposite Rivelazioni di Nostro Signore.

Siccome nulla si era pubblicato delle Visioni e Rivelazioni di quest'anima, così essa nella mira eccessiva di voler tutto nascondere, temendo che una pubblicazione anche anonima, la potesse scoprire, pretendeva di seppellire in sé stessa questo Tesoro di conoscenze divine, di sovrumana compassione, di sovrumana sorgente dei più amorosi affetti.

Ma il suo Padre Spirituale le mise davanti la maestosa Signora Obbedienza, il fortissimo Guerriero di tutto punto armato; e Nostro Signore stesso la stimolava alla pubblicazione pel bene di tante anime.

Vi si arrese, e all'autore di questa Prefazione fu affidata la stampa degli scritti che essa mise in carta su così importante argomento.

Appena comparve la prima Edizione di questo ammirabile Trattato delle 24 Ore della Passione di Nostro Signore, parve evidente la Benedizione di Dio. In poco tempo se ne esaurirono le copie, che allora furono 5000, senza che si spedissero a precisi indirizzi; bastava spedirne una a qualche persona devota, perché ci cominciassero a venire delle richieste. Fu fatto un avviso nel Periodico di nostro Orfanotrofi Antoniani "Dio e il Prossimo" sotto il nome di un Libro d'oro, e subito le richieste aumentarono, in modo che l'Edizione venne ben presto esaurita.

L'Eminentissimo Cardinal Cassetta, di felice memoria, al quale direttamente non si era mai spedito, ce ne richiese 50 copie in una volta.

Si passò alla 2a Edizione più numerosa, e poi alla 3a. L'una e l'altra rapidamente furono esaurite.

Per ragioni di propaganda, la vendita si faceva a prezzi moderati, da uscirne con la sola spesa.

In quel tempo ci avvenne un fatto gradito, che ricordiamo con piacere.

Giunse direttamente a me, una lettera dal Vaticano, scrittaci da quell'angelico Vescovo, oggi Nunzio Apostolico del Venezuela, e allora Segretario del Vescovo Mons. Tacci, (che oggi è benemerito Cardinale), il quale fu Mons. Cento, consacrato poi Vescovo di Acireale, e che forse sarà Cardinale di Santa Chiesa, o chi sa anche, da qui a lunghi anni che speriamo passino sul venerando capo di Pio XI, potrebbe essere, il Pastor Angelicus delle Profezie da chi credute, e da chi no, del Vescovo d'Irlanda, Malachia. Nessun precedente era passato tra me e sì amabile Personaggio.
In quella lettera egli si mostrava entusiasta della lettura dell'Orologio della Passione di persona incognita; e mi pregava di svelargliene il nome e l'indirizzo della stessa, perché voleva mettersi in relazione di cose di spirito.In verità non mi seppi negare. Ma egli non si contentò delle relazioni epistolari, bensì volle recarsi di presenza a visitare la Eletta del Signore. Anzi per legittimare quel suo viaggio così lontano, si offrì per la predicazione di un Triduo al Cuore Ssmo di Gesù, nella Chiesa Madre. Egli fu ogni giorno, accanto al letto della pia Autrice, in discorsi di spirito, e con suo grande contento. Partito da quel paese, conservò sempre la più gradita memoria di quest'anima tanto cara a Gesù.

Esaurita la 3a Edizione, si venne alla 4a accresciuta di altri scritti della Serva di Dio. Questa volta la stampa fu eseguita nella nostra Tipografia, gestita dalle Suore del mio Fidato in Messina, e se ne sono tirate 15000 copie. Replicato l'avviso, le richieste sono pervenute in tutte le nostre Case. Non è senza ragione che questo libro abbia suscitato tanto entusiasmo, perché è dettato con tali trasporti di amore, con tale penetrazione dei patimenti del Verbo Umanato, che rapisce l'animo di chi lo legge, e molto più di chi lo medita.

Ma si ha di più un innegabile concorso della Grazia che potrebbe dirsi che voglia due cose. Una consiste nelle estese Riparazioni di tutti i peccati del mondo di ogni specie, riprodotte da quelle stesse che presentava il Signor Nostro Gesù Cristo, interiormente, nel tempo della Sua acerbissima Passione, all'Eterno Suo Padre. Per queste riparazioni dell'Autrice dell'Orologio, Nostro Signore, come piamente si crede, ha promesso a chi medita queste ore, e dove si meditano, molte esenzioni di divini castighi.

Un'altra mira divina sia appunto questa della placazione della Divina Giustizia, il perdono dei flagelli che il Signore prepara.

In prosieguo di queste pubblicazioni che intraprendiamo, vi sono capitoli che preludono a divini flagelli, di terremoti, di guerre, di fuoco, di nubifragi, di devastazioni dei campi, di epidemie, di carestie, e simili. Tutto, tutto è stato predetto parecchi anni prima, e tutto si è avverato, e molto resta ancora da avverarsi. Ma lo stato di vittima di quest'anima, e le sue preghiere e le sue lagrime, le sue sofferenze, le sue arditezze di amore con Gesù, una parte di flagelli hanno risparmiato, e ne risparmieranno ancora.

Una nota del gran distacco di quest'anima da ogni cosa terrena, si è l'aborrimento e la costanza di non accettare qualunque dono o in denaro o in altro.
Più di una volta, persone che hanno letto L'Orologio della Passione, e si è svegliato in loro un senso di sacro affetto per quest'anima solitaria e sconosciuta, mi hanno scritto di volerle inviare del denaro. Ma essa si è opposta così recisamente come se le avessero fatto un'offesa.

Il suo vivere è molto modesto. Essa possiede poco, vive con un'amorevole consanguinea che l'assiste. Il poco che possiede, non bastando per affitto di casa, e pel mantenimento indispensabile, in questi tristi tempi, di caro vivere, essa lavora tranquillamente, come innanzi abbiamo detto, e trae qualche guadagno dal suo lavoro, e del tutto deve fruirne specialmente la sua amorevole consanguinea; poiché in quanto ad essa non ha da fare spese per vestiti, o per calzature; il suo cibarsi è di poche once al giorno, quale le viene presentato dall'assistente, perché essa non ordina nulla, e per di più, dopo qualche ora che ha preso lo scarso cibo, lo rimette.

Però il suo aspetto non è di una morente, ma neanche di una persona perfettamente sana. Eppure non sta inerte, ma consuma le forze, sia con le sovrumane vicende del patire e dell'affaticarsi la notte, sia con lavoro di giorno. Il suo vivere quindi si riduce quasi ad un miracolo perenne. Al suo gran distacco di ogni guadagno che non procacci con le sue mani, si deve aggiungere la sua fermezza di non aver mai voluto accettare un tanto, che di diritto le apparterrebbe come proprietà letteraria, sull'Edizione e vendita dell'Orologio della Passione.
Pressata da me a non rifiutarlo, ha risposto: "Io non ho nessun diritto, perché il lavoro non è mio, ma è di Dio". Io non passo avanti.

La vita è più celeste che terrena di questa Vergine Sposa di Gesù, che vuol passare nel mondo ignorata e sconosciuta, non cercando che Gesù solo e la sua SSma Madre, che essa chiama la Mamma, la quale ha preso di quest'anima eletta una particolare protezione.

Mano mano che con l'aiuto del Signore verranno pubblicati i suoi voluminosi manoscritti, dettatele da Nostro Signore, dalle tenerezze con cui la tratta Gesù, dalle dolci parole con cui la chiama, dai celesti abbracciamenti, e dalle sue amorose corrispondenze, si rileveranno cose ammirevoli delle virtù singolari di quest'anima, che forse un giorno, uscendo trionfante da gl'infallibili giudizi della S. Chiesa, sarà posta sugli altari, e protezione di molti e molte.

Continua . . .